SmartAgriHubs

Connecting the dots to unleash the innovation potential for digital transformation of the European agri-food sector
ABSTRACT

Il progetto mira a realizzare la digitalizzazione dell'agricoltura europea promuovendo un ecosistema di innovazione agricola dedicato all'eccellenza, alla sostenibilità e alla crescita del settore.

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Scheda a cura del Prof. Alberto Cavazzini e della Prof.ssa Luisa Pasti

STATO DELL'ARTE

Il progetto SmartAgriHubs prevede sforzi di digitalizzazione in 5 settori agroalimentari: agricoltura, bestiame, ortaggi, frutta e acquacoltura. Tutti questi settori svolgono un ruolo vitale sia nell'economia dell'UE sia nelle diete dei suoi cittadini.

Allo stesso tempo, tutti questi settori affrontano sfide simili su base giornaliera, oltre all'ambizione di diventare più sostenibili. In questa pagina puoi trovare una panoramica di tutti i settori del progetto SmartAgriHubs, le sfide che devono affrontare e il ruolo che la digitalizzazione può svolgere sia nel superare queste sfide, sia nel contempo rendere l'agricoltura europea più sostenibile.

COME SI E'SVOLTO

SmartAgriHubs utilizza un approccio multi-stakeholder e copre un'ampia rete di catene del valore in tutti gli Stati membri dell'UE. Il consorzio comprende una rete diversificata di start-up, PMI, imprese e fornitori di servizi, esperti di tecnologia e utenti finali. Gli utenti finali costituiscono il nucleo centrale del progetto e sono la forza trainante della trasformazione digitale. Lo sviluppo e l'adozione di soluzioni digitali è realizzato da un rigoroso ecosistema di 140 hub di innovazione digitale integrati in 9 cluster regionali, guidati da organizzazioni strettamente coinvolte in iniziative e fondi di digitalizzazione regionali.

Il Flagship Innovation Experiment (FIE) AquacultuER-4.0 fa parte del progetto EU SmartAgriHubs. È l’unico FIE dedicato alla implementazione di tecnologia dell’informazione e della comunicazione (ICT) in acquacoltura. Il progetto si basa sul concetto di utilizzare sistemi automatizzati innovativi per controllare la qualità delle acque destinate all’acquacoltura e gestire una serie di procedure operative nell’ottica di promuovere una produzione maggiormente ecosostenibile. La cosiddetta di acquacoltura di precisione (o più genericamente la Precision Fish Farming, PFF) si basa sull’utilizzo ICT e di internet delle cose (IoT) per mitigare l’impatto ambientale su ecosistemi costali e contemporaneamente ridurre i costi energetici e le emissioni di gas serra. Le informazioni ricavate dalla rete di sensori che verrà predisposta in alcuni ambienti produttivi rilevanti, consentirà anche di migliorare le condizioni di vita delle specie animali presenti, attraverso il monitoraggio in continuo (e la possibilità di intervento in caso di criticità) di alcuni parametri ritenuti fondamentali per il loro benessere.

BENEFICI E RISULTATI

Questo esperimento mira all’introduzione di tecnologie ICT (Information Communication Technology) e (Internet of Things) in acquacoltura. Lo scopo del progetto è quello di progettare e mettere in funzione una rete di sensori controllati in remoto, tramite smartphone o tablet, che siano in grado di fornire in tempo reale l'informazione su alcuni parametri chimico-fisici ritenuti critici per la produzione in acquacoltura (salinità, clorofilla, ossigeno disciolto, pH, temperatura, nitrati, etc.) e che, in caso di criticità, consentano anche l'esecuzione di semplici operazioni per il ripristino di condizioni di sicurezza (quali, ad esempio l'apertura o la chiusura in remoto di chiuse e valvole; l'attivazione di sistemi di ossigenazione, etc.). 

Il dispositivo è progettato per funzionare in ambienti rilevanti dal punto di vista produttivo in cui la presenza di corrente elettrica non è garantita e/o che non sono coperti da segnale wifi. Esso consentirà agli operatori di acquacoltura di avere accesso in tempo reale, tramite una app dedicata, alle informazioni rilevanti per la gestione della produzione e sarà munito di un sistema di alert che si attiverà nel caso in cui i parametri monitorati superino valori soglia di riferimento. 

Soluzioni ICT di questo tipo, da un punto di vista più generale, consentono di mitigare l'impatto ambientale sugli ecosistemi costieri, riducendo contemporaneamente i costi energetici e le emissioni di gas serra. Le informazioni raccolte dal sistema di sensori permetteranno non solo di migliorare il benessere delle specie allevate, consentendo il monitoraggio e l'eventuale correzione di parametri fondamentali per la vita animale, ma anche di registrare serie temporali estese sulle condizioni climatiche dell’ambiente di produzione, dal momento che l'informazione registrata dai sensori verrà conservata in cloud dedicati.

LOGO DEL PROGETTO
  • Programma
    H2020-RUR-2018-1
  • Valore totale progetto
    22.442.560 €
    Quota finanziamento UE
  • Durata progetto
    48 mesi
  • Partnership

    Università di Ferrara

    coordinatore Università degli Studi di Ferrara 

    Dnaphone – Spinoff dell’Università di Parma, Technology Provider

    CFP CESTA – Centro di formazione

    Coldiretti – Divulgazione, stakeholder 

    ClustER della Regione Emilia Romagna – Digital Information Hub

    Impresa Nordi Giuseppino – Gestore del sito produttivo, end user, stakeholder

    Naturedulis srl – Gestore del sito produttivo, end user, stakeholder

    Impresa Bellini Luca – Gestore del sito produttivo, end user, stakeholder

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