Atrium Plus

Architecture of Totalitarian Regimes of the XXth century in Europe's Urban Memory
ABSTRACT

Promozione del patrimonio architettonico razionalista del XX secolo e valorizzazione della sua narrazione responsabile ed etica. 

STATO DELL'ARTE

trium plus si inserisce nel solco più ampio dell'Associazione Architecture of Totalitarian Regimes in Urban Managements - ATRIUM, cui corrisponde l'omonima rotta del consiglio d'Europa. Si tratta di un progetto ambizioso non solo nello scopo, ma anche nella portata e nella natura del suo partenariato: vi aderiscono complessivamente 18 partner provenienti dal Sud-est Europa e provenienti da 11 paesi diversi (Italia, Slovenia, Bulgaria, Ungheria, Slovacchia, Romania, Croazia, Albania, Bosnia-Erzegovina, Serbia e Grecia), costituiti da Dipartimenti Universitari e Ministeri, Organizzazioni non governative e Amministrazioni cittadine, portando quindi competenze specifiche ed esperienze diverse al progetto. Il desiderio condiviso è porre l'attenzione, da un punto di vista storico e culturale, sul patrimonio architettonico frutto dei diversi regimi totalitari del XX secolo, valorizzandolo e incoraggiando attraverso i progetti finanziati dall'Unione Europea una visione condivisa dell'identità storica e culturale. La natura di questa partnership è quindi un esempio di riconoscimento comune dell'importanza del patrimonio architettonico del ventesimo secolo, e del suo rapporto complesso, contraddittorio, dissonante e talvolta scomodo con alcuni periodi della storia europea.

COME SI E'SVOLTO

La finalità di ATRIUM è stata creare un prodotto turistico-culturale ATRIUM rivolto alle scuole coinvolgendo gli studenti stessi nella sua messa a punto. A tale obiettivo sono state affiancate sessioni di formazione principalmente rivolte a guide turistiche sui temi di ATRIUM e la sua narrazione specifica e complessa, con lo sviluppo parallelo di una segnaletica ATRIUM ad hoc per i siti e gli edifici del percorso.

 

BENEFICI E RISULTATI

Per Ferrara, il principale risultato raggiunto dal progetto è stato la realizzazione dell'itinerario "Ferrara Città del Novecento" con il coinvolgimento degli studenti e degli insegnanti della delle classi quinte dell'Istituto Tecnico Aleotti.
Grazie anche alla proiezione di un video realizzato dal Comune di Ferrara e alla realizzazione di una serie di cartelli informativi e didattici la città di Ferrara ha fornito un'innovativa proposta educativa che consiste in una visita guidata dell'itinerario turistico dedicato al patrimonio dissonante, che parte dal quadrivio novecentista di largo Antonioni, l'esempio più notevole dell'intervento in città. Quattro importanti edifici insieme alle vie Previati, De Pisis, Boldini e Mentessi, ne definiscono il perimetro. Quest'area è stata concepita per riunire i principali ambiti d'impegno del Regime fascista, tangibili attraverso edifici ad esso dedicati: la Musica, con il Conservatorio, le scienze, con il Museo di Storia Naturale, la scuola, con l'istituto Alda Costa e il dopolavoro con il complesso Boldini quale luogo aggregativo e culturale sino a concludere il percorso con la Piazza dell'Acquedotto.

L'itinerario è stato costruito attraverso un programma didattico volto all'approfondimento, in forma innovativa, della storia e del patrimonio architettonico dei regimi non democratici (totalitari, dittatoriali o autoritari) del ventesimo secolo, con lo scopo di formare cittadini e turisti consapevoli e responsabili. Giunti al termine del progetto, la sfida è far vivere l'itinerario inserendolo nell'offerta turistico-culturale di Ferrara, con il coinvolgimento non solo dei punti di interesse e degli stakeholders, ma dell'intera città.

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